NALUGGI 2007

A marzo siamo tornate in Uganda per la nostra visita annuale al villaggio di Naluggi. Dopo un incontro con padre John, don Lazzaro e gli altri parroci che seguono i lavori ci siamo rese conto che il progetto del pozzo partito l’anno scorso aveva incontrato enormi difficoltà a causa del governo e della burocrazia  ugandese. La nostra visita ci ha permesso di valutare la situazione ed effettuare delle modifiche al progetto affinché si potesse partire subito  con i lavori. Sostanzialmente rimane lo stesso, la differenza sta nel fatto che sarà costruito nel territorio parrocchiale e non in quello governativo e sarà ad uso della popolazione della parrocchia.

Naturalmente il costo totale dei lavori sarà inferiore a quello precedente e questo ci darà la possibilità in un prossimo futuro di effettuare dei progetti analoghi negli altri villaggi circostanti. Per far fronte all’immediato bisogno di acqua , dovuto all’enorme siccità del periodo abbiamo comperato 4 cisterne da 8.000 lt. l’una in materiale plastico per la raccolta dell’acqua piovana che forniranno la canonica, la chiesa,  il dispensario e la scuola.La mancanza di acqua è un problema davvero inimmaginabile per noi abituati ad aprire il rubinetto ogni qualvolta ne abbiamo bisogno. Vedere le persone che giorno dopo giorno aspettano la pioggia e quando finalmente arriva osservarli raccogliere con ogni tipo di recipiente, più acqua possibile, ti fa rendere conto di quanta poca importanza noi diamo a questo bene così prezioso.
Prosegue con molta soddisfazione il programma di sostegno agli studi, incontrando personalmente alcuni dei ragazzi con le loro famiglie, abbiamo potuto costatare quanto sia importante per loro l’aiuto che ricevono dai genitori adottivi. Senza questi sostegni solo pochi potrebbero proseguire gli studi e ricevere un’istruzione. Abbiamo visitato  gli studenti delle superiori e delle elementari nelle loro classi,i quali ci hanno esposto i vari progressi e i principali problemi. Parlando con il preside, è emersa la necessità di realizzare una piantagione di cereali per garantire il pranzo agli studenti. Infatti abbiamo potuto vedere di persona che molti bambini non mangiano per tutto il giorno.

Un altro nostro progetto legato al sostegno a distanza riguarda gli orfani di Kalangalo. Questo gruppo di bambini è seguito da una responsabile, Teophista, anche lei orfana, mamma di due gemelli. Per garantire loro un’istruzione adeguata, alcuni sono stati inseriti in una scuola a Mityana, la St. Mary Farway, frequentata la maggior parte da bambini orfani. Qui oltre allo studio, ricevono anche il pranzo e hanno la possibilità di dormire per l’intera settimana.
Questo progetto ha ottenuto nel 2006 il riconoscimento del governo ugandese.

È stato consegnato al dispensario di Naluggi e al piccolo ospedale di Madudu il materiale sanitario che eravamo riuscite a portare. Entrambi questi centri dispongono di poche attrezzature e medicinali per ciò la nostra consegna annuale è di enorme importanza e a questo proposito un grazie di cuore a tutti coloro che ci hanno procurato i medicinali prima della nostra partenza.
Approfittando del fatto che in un villaggio vicino lavorava un tecnico tedesco che si occupa di impianti di pannelli per l’energia solare, abbiamo fatto fare un preventivo per l’installazione di alcuni pannelli solari, in modo da fornire energia elettrica anche alla chiesa, al dispensario, alle scuole e tutti gli edifici della parrocchia. Progetto che valuteremo in futuro.

Quello che ci sembra importante sottolineare al di là dei progetti è che la nostra presenza al villaggio permette sì di controllare l’andamento dei lavori, ma soprattutto ci dà la possibilità di capire meglio come aiutare la comunità nel  rispetto delle loro tradizioni e della loro cultura.

Claudia Iacuzzo

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